Archivio di Immagini d’Arte

Paul Cézanne

Edgar Degas

Paul Gauguin

Vincent Van Gogh

Renoir Pierre-Auguste

 

Claude Monet

 

Kandinskij

Vasilij Kandinskij

 

«Solo dopo molti anni di lavoro paziente, […] di molti cauti tentativi per sviluppare l’efficacia delle forme pure, di viverle nella loro astrazione, […] arrivai alle forme di pittura con cui lavoro oggi e che – lo spero e lo voglio – si svilupperanno sempre più. E questo durò molto a lungo, finché trovai una risposta soddisfacente alla domanda: “Con che cosa sostituire l’Oggetto?”. (V. Kandinskij, 1913) Continua a leggere

Vincent Van Gogh

Vincent Van Gogh

Gli anni di Arles

Nel 1888, dopo appena due anni di permanenza a Parigi, Van Gogh lascia la capitale e si trasferisce ad Arles, nella Provenza ricca di colori e luminosità, che gli appare in tutto il suo splendore, tipico della Francia meridionale. Nei paesaggi dipinti in questo periodo, come in questo La piana di Crau, presso Arles, l’artista esalta la nota dominante di quanto si mostra ai suoi occhi e cerca di cogliere ed esprimere l’essenza del reale puntando su un colore che racchiuda tutta l’energia vitale possibile. Si tratta, spesso, del giallo, puro e sparso sulla tela in dense pennellate, grazie al quale si percepisce la luce, il calore: il segreto della vita stessa che Van Gogh si sente chiamato a rendere evidente a tutti, come se questa fosse la sua missione. Continua a leggere

Paul Gauguin

Paul Gauguin

Il Cristo giallo, 1889; olio su tela 92X73 cm. Buffalo (New York), Albright-KnoxArtGallery

Gauguin Cristo giallo

II cloisonnisme trova applicazione anche nel Cristo giallo, dove già il titolo allude all’antinaturalismo cromatico e quindi al valore simbolico del colore. In questo dipinto tutto è semplificato e sintetizzato. La tela è dominata dalla presenza incombente della croce lignea marrone con l’uomo crocifisso giallo. Gialli sono anche i prati e i monti, divisi in strisce orizzontali e punteggiati dalle macchie rosse degli alberi, mentre sul da- vanti, in cerchio, si dispongono tre contadine bretoni vestite di blu, simbolo delle pie donne evangeliche. Continua a leggere

Il Neoimpressionismo -Seurat e Signac

IL NEOIMPRESSIONISMO

 Verso la trasfigurazione

della realtà

 Le figure esotiche di Gauguin, i ritratti e i paesaggi di Van Gogh, la vita

dei caffè di Parigi di Toulouse-Lautrec: è ancora la realtà ad essere

rappresentata, ma i grandi artisti che animano l’arte di fine Ottocento

esprimono nei loro dipinti più se stessi e le proprie inquietudini che l’esatta

riproduzione di ciò che vedono. 11-colore puro, il singolo elemento della scena accostato agli altri, la nettezza del disegno o il contrasto, tra i toni sono gli strumenti con cui il pittore cerca di coinvolgere lo spettatore in una domanda sulmistero che si nasconde nelle cose e nelle persone.

L’impressionismo voleva essere un modo efficace per ripresentare il reale: ora si interroga sul suo significato.’^ Continua a leggere