Paul Cézanne

((La sua pittura parrebbe un paradosso: ricercare la realtà senza dimenticare la sensazione […] senza chiudere i contorni, senza circoscrivere il colore col disegno, senza comporre la prospettiva né il quadro. Ecco il ”suicidio” di Cézanne: che insegue la realtà e si nega gli strumenti per possederla. […] Ed è proprio da questo paradosso che nasce la grandezza della sua pittura, sulla quale sta scritto il titanico sforzo di conciliare due istanze opposte, ugualmente irrinunciabili.)) (M. Merleau-Ponty, 1948)

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