PROSPETTIVA
3 DIVERSI SISTEMI DI ESECUZIONE PROSPETTICA
4 METODI DI RAPPRESENTAZIONE PROSPETTICA
1) SISTEMA DEL RIPORTO INDIRETTO
I disegni delle proiezioni ortogonali e della rappresentazione prospettica sono separati; quindi si può ingrandire l’immagine prospettica. Naturalmente si deve ingrandire allo stesso modo la distanza (altezza) prescelta tra la L.T. e la L.O.
2) SISTEMA DEL RIPORTO DIRETTO
Il disegno prospettico viene eseguito al di sopra o al di sotto della proiezione ortogonale sul P.O. in modo da poter riportare direttamente sul quadro prospettico gli elementi principali (punto di vista, fughe ecc..) e le dimensioni del disegno. Non consente di avere un’immagine ingrandita rispetto al disegno di partenza in proiezione ortogonale.
3) SISTEMA DELLA ROTAZIONE DEI DUE SEMIPIANI DEL GEOMETRALE
Otteniamo così il rovesciamento della pianta. E’ consigliato l’uso di questo metodo soprattutto in prospettiva centrale. Ovviamente bisogna invertire l’andamento alle fughe (o punti di distanza).
4 METODI DI RAPPRESENTAZIONE PROSPETTICA
PRIMO METODO
1) METODO DEI PUNTI DI DISTANZA 1
Prevede riporti dalla figura perpendicolari e inclinati a 45° rispetto al quadro prospettico.
2) METODO DEI PUNTI DI DISTANZA 2
E’ uguale al precedente ma abbinato ad una prospettiva accidentale. Quindi sempre riporti perpendicolari e a 45° rispetto al quadro prospettico.
SECONDO METODO
3) METODO DEL TAGLIO DEI RAGGI VISUALI 1
I punti fondamentali dell’oggetto da rappresentare sono riportati sul Q. P. dalla loro convergenza al P. V. . Dal Q. P. sono riportati alla linea di terra e quindi, sempre verticalmente, fino ad incontrare i rispettivi lati per poi convergere alle rispettive fughe.
4) METODO DEL TAGLIO DEI RAGGI VISUALI 2
Il metodo è uguale a quello precedente ma applicato ad una rappresentazione prospettica accidentale.
TERZO METODO
5) METODO DEI PUNTI DI FUGA
Il riporto dei punti fondamentali dell’oggetto da rappresentare avviene con rette parallele alle fughe e le fughe sono parallele ai lati dell’oggetto.
Si basa sul concetto di punto improprio o punto all’infinito elaborato nel ‘600 negli studi sulla geometria descrittiva e proiettiva ( due rette parallele si incontrano all’infinito in un punto improprio. Allontanando un punto improprio di incontro di due rette all’infinito queste tendono a diventare parallele).
QUARTO METODO
6) METODO DEI PUNTI MISURATORI M1 ED M2
Puntando col compasso sul Q. P. si ruotano sul medesimo i lati dell’oggetto e puntando sulle fughe la distanza tra la fuga e il P. V. ottenendo due rette, parallele ai relativi riporti dei punti dell’oggetto, che determinano i punti M1 ed M2 i quali, riportati sulla L. O. vengono usati con funzioni di fughe.