“ La storia dell’arte deve aiutare a prendere consapevolezza storica del proprio ambiente dove si cresce e si vive. Il suo studio dovrebbe essere sviluppato con stretto riferimento alla propria città ed al patrimonio artistico locale,( in Italia ce n’è dappertutto). Mi domando si i programmi di storia dell’arte non dovrebbero partire dalla lettura obbligatoria di alcune opere…. Si badi, la civiltà del futuro non credo che comporterà una componente artistica, almeno nel senso che intendiamo noi. Ma la città, l’ambiente c’è, va difeso o mutato; è la nostra storia. L’ arte è un tipico fenomeno di civiltà urbana (tranne particolari frange espressive) : la città, lo spazio urbano, è una scala artistica che va dalle minime alle massime grandezze : dal gioiello che i passanti hanno al dito, alla forma delle automobili, alle piazze, al monumento…. L’identità citta-arte dovrebbe essere la chiave per ogni studente.”
G.C. ARGAN
Intervista con P.F. Listri da “La nazione” del 15.02.1973