FUTURISMO
BOCCIONI
“Il gesto per noi non sarà più un momento fermato del dinamismo universale: sarà, decisamente, la sensazione dinamica eternata come tale.”
I futuristi puntano ad una rappresentazione sintetica di “quello che si ricorda e di quello che si vede.”
Dinamismo e simultaneità non solo di ambienti ma anche di stati d’animo.
Accusano i cubisti di dipingere l’immobile, l’agghiacciato e tutti gli aspetti statici della natura.
BALLA
Affronta il tema del dinamismo proprio sulla base della percezione ottica raffigurando il moto come sequenza non ignorando gli esperimenti fotografici del periodo (fotodinamiche).
FOTODINAMICA: non esiste intervallo nel passaggio tra un’immagine e l’altra, ma viene ripresa la traiettoria del gesto mediante la sovrapposizione delle figure. I corpi, resi come forme trasparenti, si compenetrano con l’atmosfera che li circonda, i contorni netti svaniscono, lasciando una scia luminosa.
In tal modo il foto dinamismo vuole rappresentare l’essenza interiore delle cose, dimostrando, come sostengono i pittori futuristi nel “manifesto tecnico”, che “il moto e la luce distruggono la materialità dei corpi”.
Secondo Boccioni la teoria del dinamismo non deve essere confusa con una riproduzione schematica del movimento. Dice, inoltre, che il futurismo ricerca “una forma unica che sostituisca il vecchio concetto di continuità” e cita la filosofia di Bergson secondo la quale è arbitraria ogni separazione della materia in corpi indipendenti, con contorni esattamente determinati.
TEMPO: Concetto primitivo dell’esperienza legato alla percezione del “divenire” o della “durata” di un fenomeno, in base al quale è possibile stabilire l’ordine di una successione di eventi o la loro contemporaneità.
NIETZSCHE: La sua critica radicale si appunta sul carattere mistificatorio dei supposti valori della tradizione in tutte le sue forme (filosofia, cristianesimo,democrazia) e sulla necessità di un affrancamento dalla loro servitù capovolgendo il rapporto tra dominanti e dominati e facendo coincidere il destino con la propria libera volontà. Solo attraverso questo ribaltamento è possibile per l’uomo giungere ad un superamento della propria condizione e, attraverso il dispiegamento della “volontà di potenza” pervenire ad una nuova dimensione, quella del “superuomo” (o meglio oltreuomo) stato di piena realizzazione e felicità.