OLISMO e RIDUZIONISMO

 

e RIDUZIONISMO  da pag. 66 “I limiti della razionalità” di

(La Gestalt è basata su principi olistici)

 

I concetti di e hanno svolto un ruolo importante nel dibattito filosofico del XX secolo.

 

L’ sostiene che il tutto sia più della somma delle sue parti.  Fin qui è chiaro: una melodia è sicuramente più che la semplice delle note, una cattedrale più che la somma delle pietre con cui è stata costruita.

La cosa non viene negata neanche dai più estremi riduzionismi.

 

Il si fa portavoce della convinzione che il tutto, pur avendo una qualità differente rispetto alla somma delle sue parti, può essere compreso perfettamente nel momento in cui ne siano noti i componenti, come il tipo, i principi e i motivi della sua costruzione.

 

Questa ipotesi viene rifiutata dall’ giacchè, per quest’ultimo, nel tutto possono crearsi nuovi principi e qualità sulle quali né i componenti, né il tipo di costruzione sono in grado di dire alcunché di essenziale.

 

Entrambe le correnti filosofiche sono molto più di quanto questa nostra breve sintesi non lasci immaginare.

La scienza occidentale si è rigorosamente votata alla filosofia del riduzionismo; di tanto in tanto però, sostiene principi radicalmente nuovi, che potremmo chiamare olistici se non sapessimo attraverso quali strade vi si è pervenuti. Il della conservazione ’energia, le leggi della rifrazione, la teoria di Darwin, la scoperta dell’inconscio, la teoria della relatività, sono solo alcuni degli esempi più noti.

 

Il riduzionismo, dunque, non esclude che, osservando attentamente le parti ’insieme e il loro tipo di composizione, si possano riconoscere relazioni e regole generali che non possono essere applicate alle parti ma che possono esserlo al tutto. D’altronde, l’ non nega che queste regole generali possano crearsi grazie all’attento studio delle parti, nega soltanto che in questo modo possa essere compresa ogni caratteristica saliente del tutto.

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