Arte e spiritualità da Filosofia delle immagini di Wunenburger

Arte e spiritualità      da pagina 329 a pag 333  -Filosofia delle immagini di Wunenburger-

Il pensiero sembrerebbe inseparabile dal linguaggio verbale e dalla sua facoltà di concettualizzazione. Di fatto, è difficile vedere nelle arti plastiche, che ricorrono a un linguaggio di forme visive e non verbali, un sistema d’ attivazione di idee, o una modalità del pensare. Le opere visive finché restano figurative, sembrano avere quale referente privilegiato il reale, che esse riproducono, traspongono o interpretano al solo scopo di rappresentare visivamente il mondo sensibile. Se mai si può rilevare che in determinate epoche gli artisti interpretano l’immagine del reale in senso allegorico, arricchendo cosi la rappresentazione oggettiva di un senso latente che illustra un’idea ulteriore, peraltro enunciabile per via verbale e concettuale. Continua a leggere

Introduzione a L’estetica contemporanea di Ermanno Migliorini

In questo articolo troverete una riduzione del libro di Ermanno Migliorini

Introduzione all’estetica contemporanea

Il libro mi sembra ottimo, un concentrato di concetti molto interessanti ma, al momento, non risulta disponibile in commercio per questo mi sono permesso di inserire integralmente alcuni capitoli nell’articolo e di lasciare il titolo originale dell’opera. Buona lettura.

Introduzione a L’estetica contemporanea di Ermanno Migliorini

 Definizioni dell’arte

La prima, la più vetusta e gloriosa, è la definizione mimetica dell’arte, di origini antichissime, com’è noto, addirittura platonico-aristoteliche. Eppure ancora oggi essa è talora sorprendentemente avanzata per spiegare i complessi fatti dell’arte. Quante volte, visitando un museo, con l’occhio rivolto precipuamente all’arte del passato, il partito imitativo non è invocato per dar ragione di ciò che si vede? E comunque questo prestigioso e vecchio principio rimane sempre sullo sfondo delle nostre letture dell’arte di un tempo. Ma basterà ricordare anche recenti dispute, quella per esempio che intervenne anni addietro tra fautori dell’arte « rappresentativa » o figurativa e astrattismo, per constatare come la metafora mimetica dell’arte giunga a premere su tempi anche molto vicini.

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