CUBISMO

Appunti sintetici sul CUBISMO

Sorto a Parigi dopo il 1907  – Mostra retrospettiva di Cèzanne che ripropone una ricerca incentrata su problemi strutturali e architettonici della forma mettendo in crisi l’aspirazione al puro colore dei FAUVES e isolando, o quasi, Matisse. Continua a leggere

II Razionalismo Architettonico

II Razionalismo

La ripresa dell’attività edilizia dopo il rallentamento dovuto alla Prima guerra mondiale ha posto i costruttori di fronte ad una situazione sociale, economica e tecnologica profondamente mutata. A causa del mutamento quantitativo e qualitativo dei suoi contenuti e del suo dinamismo funzionale, nonché del crescente sviluppo della meccanizzazione dei servizi e dei trasporti, la struttura della città non risponde più alle esigenze sociali. Continua a leggere

Pablo Picasso

 Pablo Picasso

Les demoiselles d’Avignon (1907) olio su tela, cm 243,9X233,7 New York, Museum of Modern Art. Continua a leggere

Manifesto tecnico della pittura futurista

Manifesto tecnico della pittura futurista

 Giacomo Balla

Giacomo Balla (Torino, 1874-Roma, 1958), la cui adesione al futurismo, dopo gli inizi veristi e divisionisti, è tale da indurlo a firmarsi «Futurballa», approfondisce soprattutto il problema della rappresentazione, sulla superficie immobile del quadro, della continuità del movimento, ossia dello spostamento continuo di un oggetto nello spazio.

L’idea è quella enunciata nel Manifesto tecnico della pittura futurista: «Tutto si muove, tutto corre, tutto volge rapido. Una figura non è mai stabile davanti a noi ma appare e scompare incessantemente. Per la persistenza della immagine nella retina, le cose in movimento si moltiplicano, si deformano, susseguendosi, come vibrazioni, nello spazio che percorrono. Cosi un cavallo in corsa non ha quattro gambe: ne ha venti e i loro movimenti sono triangolari. Continua a leggere

Le avanguardie russe e sovietiche

 Le avanguardie russe e sovietiche

 Kandinskij viene riconosciuto come il creatore dell’astrattismo, probabilmente perché è il primo ad avere realizzato un quadro completamente privo di una figurazione collegabile con la natura.

Intorno al 1910, o poco dopo, l’astrattismo fiorisce un po’ ovunque, dimostrando che i tempi sono ormai maturi per rompere decisamente con una lunghissima tradizione artistica di carattere soprattutto figurativo.

In Russia, negli anni che precedono e seguono la prima guerra mondiale e la Rivoluzione d’ottobre, i movimenti d’avanguardia sono fra i più attivi d’Europa nel raggiungere posizioni astratte: il merito non è soltanto degli artisti implicati in questo massiccio aggiornamento di una millenaria tradizione, ma anche di quel controverso fenomeno che si chiama mercato dell’arte e del collezionismo che esso incentiva. Continua a leggere

La pittura metafisica

  La pittura metafisica

Il termine «metafìsica» ha origine dalla denominazione assegnata, nel I secolo a.C., da Andronico di Rodi a quei libri di Aristotele che trattano delle «cause prime» della realtà e che, nella sistemazione del Corpus aristotelico, sono stati collocati «dopo» (metà) quelli che trattano le «cose naturali» (tà physikà).

Oggi lo si usa per esprimere ciò che è oltre l’apparenza fìsica, ossia l’essenza intima della  realtà al di là dell’esperienza sensibile. Continua a leggere

DADAISMO

 • Dada

Se è vero che non possiamo mai spiegarci i fenomeni umani senza inquadrarli nel cor­rispondente periodo storico, ciò è ancora più vero nel caso di dada.

È infatti assolutamente impossibile capire il significato di questo movimento culturale, se non si torna al particolare momento in cui esso è nato: i terribili anni della prima guerra mondiale (1914-1918), quando tutti i valori umani apparivano irrimediabilmente travolti dalla logica orrenda del grande conflitto. Continua a leggere

ASTRATTISMO

ASTRATTISMO

 Linee, colori, piani:

il superamento dell’oggetto

 “L’astrattismo è molto più che semplice astrazione: questa, nell’arte, conduce a due sole possibili, diverse mete – a un esoterismo superficiale ed autoreferenziale oppure a mondi paralleli e solitari; l’altro porta l’uomo ad esperire la fatica della profondità, la libertà dalla dialettica fra sé e il mondo, la poesia dell’invisibile cui l’artista dona frammenti d’anima e forme indipendenti dal visibile.” Continua a leggere